Gay & Bisex
Il farmacista.

03.11.2022 |
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"Mi dice che gli sono sempre piaciuto..."
Io sono un uomo maturo etero ma ho sempre avuto il desiderio di provare con un altro uomo passivo. Essendo molto prudente sono anche molto selettivo.
Metto un annuncio su un sito di incontri.
Rispondono in tanti.
Mi attira la risposta di un uomo più maturo di me disposto anche ad ospitare.
Il posto dove ospita è facilmente raggiungibile per me.
Fattore per me molto importante.
Concordiamo per un incontro conoscitivo.
Solo per un caffè.
Appuntamento in una piazzetta del quartiere.
Gli dico come sono vestito.
Gli chiedo come ricoscerlo.
Appuntamento alle 10.00.
Arrivo un pò prima.
Sono molto agitato.
Fumo una sigaretta.
Gli incontri con sconosciuti sono molto eccitanti ma possono riservare delle sorprese.
Sia piacevoli che spiacevoli.
Salivazione azzerata.
Mi chiedo perché ho accettato di incontrarlo.
Lo vedo arrivare.
Mi fa un cenno per farmi capire che mi ha ricosciuto come il tipo dell'annuncio.
Ma .....io lo conosco.
È il mio farmacista. Lavora nella farmacia dove di solito mi reco per i farmaci o prescrizioni.
Non avrei mai pensato di incontrare lui.
Che vergogna.
Tanta vergogna.
Lui conosce tutta la mia famiglia.
È sempre molto gentile e disponibile sul lavoro.
Ho quasi la tentazione di andare via.
Ma ormai è già arrivato sereno e sorridente.
Mi dice che è meglio che ci conosciamo già non si sa mai chi si può incontrare.
Mi dice che gli sono sempre piaciuto.
Che per lui sono ok.
Possiamo andare oltre.
Che ha un pò di tempo prima di un altro impegno.
Mi invita a casa sua ma solo per rompere il chiaccio.
Anche io non ho tempo ma accetto se è solo per poco tempo.
Abita a pochi minuti di strada da dove ci siamo incontrati.
Piccolo palazzo con pochi appartamenti.
Tutto molto discreto.
Entriamo nel palazzo senza fare rumore.
Mi fa strada.
Abita da solo.
Bene.
Apre la porta e mi fa entrare.
Piccolo appartamento.
Si entra nel soggiorno che è anche sala pranzo e cucina, camera da letto e bagno.
Siamo ancora vicino la porta di ingresso.
Si inginocchia.
Mi caccia fuori il cazzo.
Mi dice che il mio è proprio come piace a lui.
Comincia a succhiare.
Mi tremano un pò le gambe.
Ho bisogno di appoggiarmi con il culo ad un mobile basso che si trova alle mia spalle.
Mi godo il pompino.
Lo insulto, gli dico che è una troia.
Gli chiedo di prenderlo tutto in bocca.
Mi dice che è grande e non riesce a prenderlo tutto.
Gli spingo la testa sul cazzo.
Succhia troia.
Fammi godere.
Ho il cazzo pieno.
Mi fa sborrare.
Mi ricomposto.
Concordiamo di vederci ancora perché voglio anche scoparlo nel culo.
Ci rivediamo anche altre volte.
Peccato essersi persi di vista.
Resto in attesa dei vostri commenti.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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